Deep Purple

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daniele bos
view post Posted on 3/4/2007, 09:25     +1   -1




Le origini

Nel maggio del 1965, una band di nome Episode Six attirò l'attenzione del pubblico nella scena del rock inglese. La formazione comprendeva Ian Gillan alla voce, Graham Dimmock e Tony Lander alla chitarra, Roger Glover al basso, Sheila Dimmock alle tastiere e Harvey Shields alla batteria.

Due anni più tardi, nacque un'altra band, i The Flowerpot Men and their Garden (inizialmente nota col nome "The Ivy League"). Il gruppo era centrato su un trio di cantanti. Il nome era tratto dallo spettacolo per bambini The Flowerpot Men, con però un ovvio riferimento ai concetti del flower power e della cannabis (pot in inglese). La canzone di maggior successo del gruppo fu Let's Go To San Francisco (alcuni sostengono che si trattasse di una parodia del brano If You're Going to San Francisco di Scott McKenzie, ma il gruppo negò sempre la validità di questa voce). I membri del gruppo erano Tony Burrows, Neil Landon, Robin Shaw e Pete Nelson alla voce, Ged Stone alla chitarra, Nick Simper al basso, Jon Lord all'organo e Carol Little alla batteria.

Nel Febbraio del 1968 dopo un incontro avvenuto tra Blackmore e Lord durante una festa, prese forma il progetto per un nuovo gruppo i Roundabout, che comprendeva Ritchie Blackmore alla chitarra, Jon Lord all'organo Hammond, Chris Curtis alla voce, Bobby Woodman alla batteria e Nick Simper al basso.

Nel Marzo del 1968 Blackmore, Lord e Simper lasciarono da parte il progetto Roundabout, formando una nuova band con il cantante Rod Evans e il batterista Ian Paice. Dovevano solo scegliere il nome della band... decisero per un nome composto da due parole come andava di moda all'epoca... alla fine Blackmore propose Deep Purple pensando alla canzone "Deep Purple" del disco omonimo di Nino Tempo e April Stevens visto che era uno dei brani preferiti di sua nonna. Nell'ottobre del 1968 il gruppo ebbe un enorme successo negli Stati Uniti con il singolo Hush, cover di un brano di Joe South, e con l'album di debutto, Shades of Deep Purple. Seguirono, nel 1969, due album di ancor maggior successo: The Book of Taliesyn e Deep Purple; quest'ultimo comprendeva alcuni brani incisi con un'orchestra sinfonica. Dopo questi primi tre album e un lungo tour negli Stati Uniti, l'arrivo di Ian Gillan alla voce (in sostituzione di Evans) e di Roger Glover al basso (al posto di Simper) diede luogo alla "formazione classica" dei Deep Purple. Il primo lavoro di questa nuova formazione fu il memorabile album Concerto for Group and Orchestra, un movimento in tre parti composto da Lord e inciso con la Royal Philharmonic Orchestra diretta da Malcolm Arnold. Questo album viene generalmente ricordato come il primo caso di efficace collaborazione fra un gruppo rock e un'orchestra.

I classici

Poco tempo dopo, la band sconvolse il mondo della musica creando una forma di rock molto "duro", uno dei primi esempi di heavy metal della storia insieme ai primi lavori dei Black Sabbath. Ad innescare il cambiamento, come con grande eleganza riconoscono sia Jon Lord che Ritchie Blackmore, sarà l'avvento sulla scena di un'altra mitica formazione britannica: i Led Zeppelin. L'ascolto dei colleghi rappresenta per Lord e compagni una sorta di illuminazione: «Da quel momento decidemmo che quella era la musica che volevamo suonare anche noi» ricorda oggi Jon Lord. Risalgono ad allora infatti la sostituzione di Rod Evans con Ian Gillan, cantante dotato di ottima tecnica e di una delle voci più belle, potenti e caratteristiche del rock (moltissimi cantanti metal si ispirano chiaramente alla sua tecnica vocale da Bruce Dickinson, passando per Geoff Tate e arrivando a Michael Kiske) e la "trasformazione" da parte di Jon Lord del suo organo Hammond nella cosiddetta "Bestia". Perché infatti il sound dei Deep Purple assumesse le caratteristiche che poi sarebbero diventate quelle tipiche della musica heavy metal, si era resa necessario il suono di una chitarra ritmica aggiuntiva che svolgesse funzione di accompagnamento agli assoli di Ritchie Blackmore; invece di includere un nuovo membro del gruppo, Jon Lord (musicista di formazione classica, diplomato al conservatorio e dotato di straordinario talento) ebbe un'intuizione geniale: collegò l'organo Hammond ad un amplificatore per chitarra elettrica Marshall. Il suono che ne risultò fu ancora migliore di quello che avrebbe fornito una chitarra e diede al sound dei Deep Purple una sfumatura e un'intensità inconfondibili.

Fu da questo momento in poi che i Deep Purple si affermarono come uno dei gruppi più importanti e famose della scena internazionale, pubblicando una sequenza di album che sarebbero diventati celeberrimi e avrebbero influito in modo profondo e indelebile su tutta la musica rock prodotta da allora in poi. Deep Purple in Rock uscito nel 1970 fu il primo lavoro di sperimentazione di questo nuovo genere a cui i Deep Purple stavano dando vita: è uno degli album più duri in assoluto sia in fatto di sound che in fatto di musica. Ebbe un successo enorme e il gruppo dovette affrontare tour mondiali non indifferenti ma nonostante ciò furono in grado di preparare il prossimo album che sarebbe uscito nel 1971. Il risultato fu diverso dalle aspettative del pubblico e il titolo dell'album è Fireball in cui il gruppo si cimenta in esperimenti rock blues (ad esempio la seconda traccia No No No e la terza Demon's Eye) e country (esempio la quarta traccia Anyone's Daughter). Nonostante la qualità delle canzoni sia rimasta ad alti livelli, l'album vendette meno del precedente. Occorreva però un album che li consacrasse come una band hard rock memorabile: Machine Head del 1972 (che includeva il loro brano in assoluto più famoso, Smoke on the Water, ispirato all'incendio del Casino di Montreux che distrusse l'intera strumentazione di Frank Zappa e i The Mothers of Invention). Quest'album fu registrato all'interno di un albergo di Montreux con lo scopo di ottenere un nuovo ed innovativo sound. Il risultato fu straordinario sotto il punto di vista delle vendite. Ai tre album in studio si aggiunse il live probabilmente più famoso dei generi hard rock e heavy metal, il doppio Made in Japan, album dalla qualità artistica eccelsa e vera pietra miliare della storia del rock.

La formazione classica produsse successivamente l'album Who Do We Think We Are nel (1973), seguito dall'abbandono di Ian Gillan e Roger Glover per volere di Ritchie Blackmore. Trovare dei degni sostituti non era certo facile e per questo molti bassisti e molti cantanti parteciparono alle audizioni. La scelta del bassista ricadde su Glenn Hughes che dimostrò anche le sue straordinarie doti vocali. In un primo momento si pensò di ridurre i Deep Purple ad un quartetto con Glenn Hughes dal duplice ruolo: bassista e cantante. Però, per non rovinare l'immagine del gruppo si pensò di cercare anche un cantante. Le audizioni non diedero alcun risultato dal momento che non c'era nessuno in grado di sostituire degnamente Ian Gillan finché Ian Paice, per puro caso, capitò in un pub ed ascoltò l'allora sconosciuto David Coverdale che stava cantando con la sua band. Rimasto colpito dalle capacità vocali di David Coverdale, Ian Paice gli propose di partecipare alle audizioni e venne scelto. Con questa formazione fu inciso nel 1974 un altro disco di grande successo, Burn. L'influenza di David Coverdale e di Glenn Hughes portò elementi funky, rhythm'n'blues e soul al sound heavy metal del gruppo, e queste nuove sonorità sono ancora più evidenti nel successivo Stormbringer del 1974. Blackmore però non era soddisfatto di questi mutamenti, e dopo l'uscita del live Made in Europe (dal tour di Stormbringer), abbandonò il gruppo il giorno dopo la data di Parigi del tour mondiale, precisamente il 7 aprile 1975 per fondare i Rainbow con Ronnie James Dio.

Senza Blackmore

Con l'abbandono di Blackmore, membro fondatore del gruppo e indiscusso maestro della chitarra hard rock, i Deep Purple si trovarono a dover colmare un enorme vuoto. La scelta cadde sul talentuoso Tommy Bolin, che si era affermato come chitarrista innovativo e fantasioso con gruppi come Zephyr e James Gang e artisti come Billy Cobham. Nonostante queste ottime credenziali di Bolin, l'album Come Taste the Band del 1975 non ebbe il successo sperato, e Bolin stesso fu addirittura oggetto di una ostilità piuttosto esplicita da parte di molti fan di lunga data. La sua dipendenza da eroina non migliorava le cose. Accadde che durante un fitto tour mondiale con i Deep Purple, in un'apparizione in Giappone, Tommy Bolin si procurasse una semiparalisi del braccio sinistro a causa di un buco di eroina riuscito male, e gli spettacoli susseguenti vennissero portati avanti dalla band con grave difficoltà ed imbarazzo fino al momento in cui il cantante David Coverdale furibondo lasciò il palco nel bel mezzo del concerto di Liverpool. Quella fu la fine e la separazione dei Deep Purple. Pochi mesi dopo Bolin morì di overdose.

Dopo lo scioglimento

Successivamente, la maggior parte degli ex Deep Purple ebbero discreti successi in altre formazioni come per i Rainbow di Ritchie Blackmore nei quale figurò successivamente anche Roger Glover; due progetti solisti per il cantante Ian Gillan: la Ian Gillan Band, sciolta la quale formò i Gillan, ed una partecipazione per i Black Sabbath; e da notare soprattutto gli Whitesnake ove figuravano il fondatore David Coverdale, e per un periodo Ian Paice e Jon Lord (tanto che vennero soprannominati i "nuovi Deep Purple"), resistendo alle numerose pressioni da parte di case discografiche e agenti, che rivolevano il fenomeno Deep Purple (alla fine degli anni settanta il mercato dell'hard rock e dell'heavy metal stava vivendo un momento di sviluppo esponenziale).

Il ritorno

Nell'aprile del 1984 i Deep Purple tornarono finalmente a riunirsi. Durante la trasmissione The Friday Rock Show della radio della BBC, fu annunciato che la seconda formazione del periodo classico del gruppo (Blackmore, Gillan, Glover, Lord e Paice) aveva iniziato a produrre nuovo materiale. Il gruppo firmò un contratto con la Polydor per l'Europa e con la Mercury per il Nordamerica. L'album Perfect Strangers fu pubblicato in ottobre e ne seguì un tour mondiale, che partì dalla Nuova Zelanda e terminò in Europa. Fu un enorme successo. Il loro rientro nel Regno Unito fu timido, con un singolo show (col supporto degli Scorpions); le condizioni atmosferiche terribili non impedirono a 80.000 fan di comparire a salutare questo memorabile ritorno.

La stessa formazione incise nel 1987 The House of Blue Light, che vendette meno, e poi il doppio album Nobody's Perfect (1988). Nel Regno Unito, per celebrare il ventennale della band, fu anche pubblicata una nuova versione del brano Hush, che si trova in alcune versioni di Nobody's Perfect come "bonus track". Nel 1989, Ian Gillan e Ritchie Blackmore ebbero dei dissapori, a causa dei quali il primo abbandonò nuovamente il gruppo, sostituito dal cantante dei Rainbow Joe Lynn Turner. Questa formazione incise un unico album, Slaves & Masters (1990) di poco successo.

Gli anni novanta e oltre

Al termine del tour di Slaves & Masters, Glover, Lord e Paice rivollero indietro Gillan alla voce, e Blackmore acconsentì. Ancora una volta nella loro formazione classica, i Deep Purple incisero nel 1993 The Battle Rages on.... Il conflitto fra Gillan e Blackmore però non era stato risolto, e questa volta fu Blackmore ad abbandonare, definitivamente. La band lo sostituì con Joe Satriani per le ultime date del tour in Giappone ed un successivo tour europeo. A Satriani fu chiesto di rimanere con la band, ma rifiutò. Fra i chitarristi a cui i Deep Purple concessero un'audizione, la scelta cadde su Steve Morse dei Dixie Dregs.

La band continuò ad avere successo per il resto degli anni novanta, incidendo alcuni album accolti con favore dalla critica. Purpendicular nel 1996 fu il primo album della nuova formazione ed ebbe un buon meritato successo anche grazie ai singoli. In seguito a questo album fu registrato il Live at Olympia sempre nel 1996. Due anni dopo fu la volta di Abandon, un album pieno di esperimenti musicali voluti dalla band che non ebbe il successo di Purpendicular. Il tour che seguì l'uscita di Abandon fu registrato nel 1999 e il live ha il nome di Total Abandon. Nel 2002 Jon Lord (che insieme a Paice è l'unico membro dei Deep Purple a comparire in tutte le formazioni) annunciò che avrebbe abbandonato per dedicarsi ad alcuni progetti personali (specialmente musica d'orchestra) e che non voleva più suonare hard rock. Fu sostituito da Don Airey, un veterano delle tastiere hard rock, noto per aver suonato con Ozzy Osbourne, Rainbow e Whitesnake e che, nel 2001, aveva già rimpiazzato Lord (bloccato dai postumi di un intervento al ginocchio). Con Airey i Deep Purple incisero prima l'apprezzato Bananas, nel 2003, e quindi, nel 2005, Rapture of the Deep, l'album che, 37 anni dopo la nascita della band, ne costituisce un più che dignitoso manifesto sonoro; probabilmente il più completo, visto che gli altri album hanno sempre avuto ognuno caratteristiche proprie.

Su invito di Bob Geldof, il 2 luglio 2005 i Deep Purple parteciparono alla giornata Live 8, organizzata per chiedere al G8 la cancellazione del debito dei paesi africani, dimostrandosi uno dei gruppi più applauditi dell'intero evento sul palco di Barrie in Canada, davanti a un pubblico di oltre 35.000 persone.

Tra hard rock e heavy metal

Nonostante siano spesso ricordati come pionieri dell'heavy metal, i Deep Purple non hanno mai performato questo sottogenere ma ne sono fuori di dubbio gli antesignani al pari di altri gruppi hard rock. Il gruppo ha cambiato spesso stile con le diverse formazioni, con il virtuosismo tecnico applicato all'hard rock come principale caratteristica permanente. L'influenza della musica classica (specialmente nei contributi di Lord) è piuttosto evidente; diversi lavori hanno anche elementi jazz, rhythm'n'blues e soul. Per la loro notevole creatività e capacità di innovazione sul piano musicale, e per l'evidente aspirazione a creare art rock (rock artistico), i Deep Purple sono anche talvolta classificati nel rock progressivo assieme a gruppi come Yes o Genesis. I Deep Purple hanno mantenuto intatte le loro caratteristiche di formazione rock alla ricerca della musica e dell'improvvisazione nelle innumerevoli esibizioni dal vivo. Il gruppo ha infatti pubblicato più dischi ufficiali live che in studio.

Curiosità

* Nel 1970, Ian Gillan impersonò Gesù nell'incisione originale della rock opera (originariamente musical) Jesus Christ Superstar di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice. In Nobody's Perfect, in una delle frequenti sezioni jamming, rende omaggio all'opera riprendendo il tema del brano più celebre Superstar, modificandone il testo per includere scherzosamente il titolo di un album dei Deep Purple: "Jesus Christ, Jesus Christ, who do we think we are".

* Nella storia i Deep Purple sono stati considerati inferiori rispetto ad altri gruppi dello stesso genere, ma oggi critica e pubblico sono pressoché concordi nel ritenere che non sia così, e che anzi vada a loro riservato un posto d'onore nell'Olimpo della musica rock. Sono stati, infatti, i primi a sperimentare varie miscele di rock, introducendo anche elementi di musica classica e funky; a differenza di tanti altri gruppi hanno avuto una notevole continuità e serietà; tutti i loro album sono diversi ma ognuno ha caratteristiche proprie.

* Si racconta che durante il concerto che diede vita a Made in Japan, la voce del cantante Ian Gillan fu misurata in decibel durante i celebri acuti della canzone Child in Time. Si dice addirittura che al momento dell'acuto più alto i decibel che generò (insieme all'amplificazione) siano stati paragonati a quelli che avrebbe generato un aereo in partenza.[citazione necessaria]

* Il tastierista Jon Lord fu il primo a collegare una tastiera ad un amplificatore per chitarra, lo fece con il suo Hammond collegandolo ad un Marshall. Oggi sono moltissimi i tastieristi che seguono questa sua scelta. Questo è un esempio della grande innovazione che portarono i Deep Purple nel mondo della musica Rock (e non solo).
 
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tirrykiedis
view post Posted on 3/4/2007, 16:24     +1   -1




Wow caspita che presentazione...ammetto di sapere molto poco di qsta band...ho l album made in jappan originale nella I edizione e poi oltre alla celebberrima Smoke on the waterconosco anche picture of home....ma nn altro...cmq spaccavano di brutto...Il problema è in quegli anni (problema x modo di dire) c'erano tanti gruppi musicali che facevano musica più che valida e cercare di conoscerli tutti ora a distanza di anni è un pò difficile come cosa,anche perchè è un lavoro da "privatisti" xke ness1 più passa le canzoni dei Purple,cosi come quelle degli Zeppelin o dei Doors...ma io dico che è uno sforzo che vale la pena di essere fatto ;)
 
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*M@rço*
view post Posted on 4/4/2007, 12:24     +1   -1




io dei zeppelin ho trovato tutto ben o male..
dei deep purple ho solo smoke on the water..ma vorrei conoscere qualcs di +!
 
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AryMelc
view post Posted on 13/5/2007, 14:57     +1   -1




LI ADORO! Smoke on the water è la mia preferita!
 
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gabrielll
view post Posted on 21/7/2007, 14:41     +1   -1




grandi!!! probabilmente made in japan è uno dei migliori concerti rock della storia!!!provate a Smoke on the water in studio e poi quella del live in japan... è completamente un'altra canzone!!
 
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marty_disperate_emo_
view post Posted on 23/7/2007, 16:20     +1   -1




nn l ascolto ma so ke sn molto bravi...
 
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*M@rço*
view post Posted on 2/11/2007, 11:06     +1   -1




ragazzi procuratevi l'album in rock..è a dir poco spettacolare
 
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Pieer P@zzo
view post Posted on 2/11/2007, 11:18     +1   -1




veramente una gran band consiglio i live in japan
 
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*M@rço*
view post Posted on 7/7/2008, 19:50     +1   -1




eccoli max
 
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°#roadtrippin#°
view post Posted on 8/7/2008, 10:30     +1   -1




me n sn accorto troppo tardi:) e m sn accorto d nn essere l'unico a prendere le recensioni da wikipedia:)
x me sn fantastici!
child in time è un capolavoro, e highway star è fenomenale!
 
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orange eye girl
view post Posted on 8/7/2008, 11:13     +1   -1




conosco solo 2 canzoni dei deep purple xD non è abbastanza per giudicarli
 
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*M@rço*
view post Posted on 8/7/2008, 12:47     +1   -1




CITAZIONE (°#roadtrippin#° @ 8/7/2008, 11:30)
me n sn accorto troppo tardi:) e m sn accorto d nn essere l'unico a prendere le recensioni da wikipedia:)
x me sn fantastici!
child in time è un capolavoro, e highway star è fenomenale!

child in time la mia preferita :B):
 
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gabrielll
view post Posted on 8/7/2008, 13:47     +1   -1




molto bella child comunque tutte quelle di made in jap sono fantastiche!
 
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°#roadtrippin#°
view post Posted on 9/7/2008, 12:09     +1   -1




CITAZIONE
La band lo sostituì con Joe Satriani per le ultime date del tour in Giappone ed un successivo tour europeo. A Satriani fu chiesto di rimanere con la band, ma rifiutò. Fra i chitarristi a cui i Deep Purple concessero un'audizione, la scelta cadde su Steve Morse dei Dixie Dregs.

steve morse è una bestia!!!!!!!!!!
ma lo avete visto fare contemporaneamente assolo con plettro ed assolo cn dita???

poi in qst gruppo suona il mio idolo: john lord , fenomenale... il nuovo tastierista manco è male, ma nn è cm lui... ha inventato la tecnica del sinth distorto, k praticamente in quasi tt i gruppi hard rock ed heavy metal k hanno un sinth usano...
 
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charlie :-*
view post Posted on 12/8/2008, 14:06     +1   -1




i deep purple,sono l'unico gruppo che conosco da moltissimo tempo...
da quando ero piccolissima e li ho sempre amati XD ho tutti gli album ^^ perchè mio padre è sempre stato fan.
diciamo che sono cresciuta con loro (: vi consiglio di conoscerli... Sono dei fenomeni...
non fermatevi a smoke on the water XD
vi consiglio child in time, strange kind of woman, highway star, hush, black night, fireball, sometimes i feel like screaming, when ablind man cries, PERFECT STRANGERS, speed king, LAZY...

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20 replies since 3/4/2007, 09:25   313 views
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