Beh dato che spesso andiamo a concerti o a sentire musica live credo sia il caso avere uno spazio apposito per recensirla...
Inizio io
Shine a light!
Brillava una luce ieri sera a Napoli,e non era quella dei falò dei cumoli di immondizia che hanno garantito alla città la prima paggina per così’ tanto tempo….Erano le luci neon di un palco,il palco del Carpisa Neapolis Festival che ieri ha ospitatoi This new Puritans ,gli Editors e i R.E.M.ed è proprio in concomitanza con la presenza sul palco di questa band che la luce ha brillato più forte che mai.
Sono le 21:00 quando gli ultimi tecnici sgombrano il palco,si spengono le luci e il sangue nelle vene scorre più veloce,si sa…è quello il momento che preannuncia l’entrata della band.
Dalle 16 del pomeriggio sotto al sol leone bambini trascinati volentieri dai genitori,nonni con la scusa dei nipoti,sono seduti sotto il palco solo per loro: i R.E.M: che non si fanno attendere moltissimo. Il concerto si apre con con “Living well is the best reveng”, un brano dal nuovo cd “Accelerate”,dal quale più tardi sforneranno anche la bellissima Hors of Water,e le mie preferite Hallow Man e I’m gona DJ. Non mancano però grandi classici come "Drive",la divina "Electrolite" e la famosissima "Losing my religion", “Imitation of life” e “Bad Day.Il tutto condito da uno Stipe informissima che balla,si dimena,fa il robottino e si concede più e più volte alle braccia della folla bramosa ed eccitata al vedere tanta energia,tanta comunicatività,così diretta e spontanea.Michael è una vera dinamo e non lo sono da meno Peter Buck e Mike Mills che saltano,salgono e scendono dagli amplificatori: una band decisamente tutta al top e vogliosa di concedersi ad un pubblico così caloroso e corale,e nonostante sia l unica data italiana senza sold-out loro si danno totalmente e senza riserve. Personalmente però una “Everybody hurts” e una “daysleepers” mi avrebbero fatto moltissimo piacere,ma è andata comunque benissimo così.
Poi Stipe che parla del suo amore per Napoli come turista da sempre un brivido d orgoglio nonostante lo scontatissimo We Love Napoli! Piacere ancora più grande sentirlo parlare in italiano quando fa gli auguri di compleanno ad una persona nel pubblico.
Un bellissimo concerto,capace di coinvolgerti,emozionarti e darti quel senso di non-so-che che poche band riescono ancora a trasmettere nei loro live,quel non-so-che che solo band con una lunga gavetta,con tanta passione,voglia di fare musica ancora assieme,riescono a trasmettere.
Per quanto riguarda il I gruppo: This New Puritans, non hanno nulla di più e nulla di meno delle solite band brit-pop,testi abbastanza vuoti e presenza scenica statuaria (nel senso di fermi come statue),un po’ più scatenati gli Editors che a differenza della I band godevano già di un pubblico tutto loro…unica pecca: le note musicali sono 7: fatele girare!!!