°#roadtrippin#° |
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| ecco l'analisi dell'italiano che il mio essere è riuscito ad elaborare: Dopo gli anni della ribellione,grandi moti sociali hanno fatto cambiare parecchie cose in grandi parti del mondo,fino ad arrivare all'inizio degli anni '90. poi tangentopoli, ed il crescente culto del DANARO subendo influenze dai grandi miti. Poi berlusconi e la popolarità,il mito della donna acqua e sapone che inizia ad uscire col tempo, e con l'aiuto dei mass media un'incanalizzazione del pensare comune verso i falsi miti. Questo causa la perdita di ideali seri, e tristemente reinroduce piano piano il fascino per la persona. la mitizzazione di personaggi porta ad un'assuefazione agli stessi (berlusconi c'è riuscito,la sinistra ha disonorevolmente cercato di imitarlo col tempo -.-) eppoi l'intero pensiero comune,vedendo come muovono le cose,muove esso stesso verso il "mi faccio i cazzi miei". sento cose ignominose di questi tempi... la peggiore è contro gli immigrati... ci tolgono il lavoro??? La mafia ci toglie la vita,altro che lavoro, si divora tutto lasciando le briciole... e noi stiamo qui fermi a prendercela col più debole,con chi possiamo facilmente eliminare perchè al mondo è arrivato e si è trovato disagiato.. mentre di fronte al potente... vagheggiamo semplicemente scuse ridicole come "non ci puoi far nulla".. eppur sono uomini come noi... e sono esistite persone che ci sono riuscite,almeno a ridimensionarla. ecco cos'è ora l'italiano: si lamenta della pagliuzza nell'occhio, mentre ha una trave nel culo.
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