I'm With You si presenta ad un pubblico con poche aspettative, visto l'addio alla chitarra di John Frusciante. Ma i peperoncini non potevano trovare sostituto migliore, Josh Klinghoffer si adatta perfettamente alle sonorità dei peppers, portando anche delle novità. Meno assoli, meno virtuosismi alla chitarra, inserimento di nuovi strumenti come l'uso del pianoforte o della tromba, queste forse sono le novità principali a livello strumentale. Un album che risulta
forse il migliore del dopo Californication, migliore non tanto nelle singole tracce ma quanto nella loro coesione all'interno dello stesso. Difetto principale di quest'album è che la maggior parte di canzoni richiamano molti dei vecchi successi dei peppers, soprattutto nei ritornelli, forse c'è stata poca creatività a livello melodico. Però perlomeno i peppers hanno cercato di riprendere certe sonorità andate perdute, come quelle più grezze di OHM o quelle più funky degli album targati Slovak, e allo stesso tempo sonorità rock che richiamano Californication, il tutto inserito e mescolato in una chiave più moderna, quella più commerciale che ha caratterizzato gli ultimi 2 album precedenti. Josh promosso con piena sufficienza, riesce a non far pesare cosi tanto l'assenza di Frusciante. Anthony in forma come non lo era da un po', Flea e Chad come al solito trovano tempi e riff incredibili in alcuni pezzi.
Commerciale o no, il disco è godibile senz'altro. Vediamo le canzoni:
Monarchy of Roses (voto 7): Sonorità grezze nella strofa che ci ricordano molto Warped, ritornello a ritmo di basso fin troppo orecchiabile, assolo di chitarra niente male nella parte finale. Comunque un buon pezzo e bell'apertura
Factory of Faith (voto 7,5): Il miglior riff di basso del cd accompagna tutta la strofa, cantata da un ottimo Anthony. Ritornello mi ricorda molto lo stile S.A. Molto belli però gli arrangiamenti di Josh, anche nel finale dove però viene rovinato molto a mio avviso dall'edit in fase di registrazione che copre un'ottima chitarra funky. Dal vivo infatti è una delle migliori dell'album
Brendan's Death Song (voto 7,5): Prima ballad dell'album e stupefacente sorpresa. Canzone dedicata alla morte di Brendan Cullen, giornalista dell'ambiente punk. Oltre al riff di chitarra della strofa e ad un inserimento perfetto di batteria e basso nel finale, da sottolineare il cantato di Anthony per tutta la canzone
Ethiopia (voto 7,5): Gran pezzo. Bellissimo riff di basso che apre la canzone con un bel tempo di batteria per niente banale, con un Anthony in gran forma di nuovo, soprattutto nella strofa. Belli anche i cori di Josh, bella anche la sua chiusura nel finale.
Annie Wants a Baby (voto 6): Altro bell riff di basso che apre la canzone che riprende un po' le sonorità di S.A. Nel complesso la canzone non ha un gran impatto sull'album, anche se ha già il sapore di un singolo, perchè è comunque molto orecchiabile. Belli i coretti di Josh e gli arrangiamenti di chitarra
Look Around(voto 5): Canzone che parte con un bel groove di batteria, chitarra e basso, per poi arrivare ad un ritornello piuttosto scontato. Da sottolineare il bridge, bella la parte iniziale con i coretti, poi c'è l'autoplagio di Anthony nel cantato che ricorda molto By The Way. Orrendo il battito di mani aggiunto in fase di editing
The Adventures Of Rain Dance Maggie (voto 6): Si parte con un riff di basso semplice ma efficace, accompagnato da una batteria accompagnata dalle percussioni in evidenza. Bello il cantato di Anthony, il ritornello mi ricorda un pochino quello di Snow, orecchiabile, ma carino. Molto belli gli arrangiamenti di Josh, soprattutto nel bridge dove si risentono quelle sonorità un pochino più grezze che ci stanno tanto piacendo in questo album
Did I Let You Know (voto 6,5): Da notare sicuramente la batteria in questa canzone, molto bella. Il riff di chitarra non impeccabile dal punto di vista melodico, non male Anthony alla voce. Da notare l'assolo di tromba nel mezzo della canzone, un po' inaspettato.
Goodbye Hooray (voto 7,5): Beh che dire, gran bell'intro... strofa e ritornello all'altezza e assolo di basso davvero incredibile, non se ne sentiva uno cosi lungo da OHM ! Alla fine belissimo bridge e poi gran casino con bell'assolo di chitarra... canzone che ai tempi di OHM sarebbe stata sicuramente più cattiva e veloce anche nella strofa e nel ritornello e sicuramente può dare qualcosina in più nei live.
Happines Loves Company (voto 6,5): Prima canzone che parte con Flea al piano in evidenza, e un buon tempo di batteria. Canzone definita da molti un pezzo stile Beatles, dalla seconda parte in poi si possono udire i coretti di Flea e Josh davvero splendidi. Merita dopo diversi ascolti.
Police Station(voto 7,5): Altra canzone col piano, ma di tutt'altra fattura. Police Station ha una chitarra splendida per tutta la strofa, accompagnata dal piano e da un giro di basso davvero impeccabile. Anthony canta davvero niente male, bello anche il bridge di pianoforte, molto malinconico che è ripreso anche nel finale con una chitarra con i suoni più lunghi ad accompagnare.
Even You Brutus(voto 8) Forse la canzone più particolare dell'album. Si parte ancora col piano, accompagnato dalla chitarra distorta. Poi improvvisamente entra un Anthony in versione hip-pop che è in gran forma per tutta la canzone. Nel ritornello si sente anche un bel giro di basso e la batteria impeccabile.
Meet Me at The Corner (voto 6): Ballad che rievoca un po' i giri di chitarra di Hey in S.A., però a differenza della canzone del vecchio album sembra sicuramente più riuscita. Anthony sembra cantare con più convinzione e ti fa entrare meglio nella melodia. Io l'avrei fatta però un po' più corta e più semplice, senza bridge.
Dance Dance(voto 5,5): Canzone che chiude l'album. Ai primi ascolti mi aveva un po' deluso, col tempo la strofa ti rimane molto in testa. Riff di basso e batteria non male. Belli i cori nel ritornello. Bello anche la parte strumentale a 3/4 di canzone.
Media: 6,7
Edit: Ho editato la mia valutazione dei pezzi 
Edited by °marcuz° - 28/9/2011, 10:02
